Chi sei? Dove vivi?
Mi chiamo Salvo Bombara e vivo a Milazzo, nella provincia di Messina.
Cos’è il mezzo fotografico per te?
Principalmente uno sfogo creativo, ma anche un modo di esprimere quelle emozioni e quegli stati d’animo altrimenti difficilmente descrivibili.
Cosa cerchi nella fotografia?
Cerco poesia, bellezza ed eleganza, prediligendo le atmosfere cupe e oniriche.
Che influenza ha il territorio sul tuo lavoro?
Senza dubbio un’influenza positiva, in quanto l’estrema vicinanza al mare mi permette di avere la location perfetta per i miei scatti. La Sicilia riesce ad essere fonte di ispirazione per qualsiasi forma d’arte.
Qual’è il lavoro fotografico di cui vai più fiero?
Sono sempre molto critico con me stesso e trovo dei difetti in ognuno dei miei lavori passati. Quindi probabilmente sarò fiero del prossimo lavoro, salvo poi trovarlo imperfetto il mese successivo.
Come valuti la situazione in Sicilia riguardo al settore della fotografia?
Credo che la Sicilia, così come il resto d’Italia, stia iniziando solo negli ultimi anni, a considerare più seriamente la fotografia come una forma d’arte . È, tra l’altro, a mio parere ancora radicata un’interpretazione un po “chiusa” della fotografia, secondo la quale se questa non è in bianco/nero, scattata in analogico o che narra una storia, non può definirsi valida. Tuttavia ho notato, ed è lampante, un incremento di mostre ed eventi dedicati alla fotografia e spero che, in un futuro non lontano, possa svilupparsi anche un interesse verso generi più concettuali o prettamente visuali.
Dato il proliferarsi delle nuove tecnologie, pensi che in futuro le persona avranno sempre bisogno di professionisti della fotografia? E perché?
Penso di si. O meglio: probabilmente meno gente si rivolgerà ai professionisti, richiedendo invece, le foto di cui hanno bisogno al parente/amico di turno che possiede ad esempio una reflex. Ma la persona che tiene ad un certo livello qualitativo e, sopratutto, ad avere delle garanzie sul prodotto che intende acquistare, continuerà a rivolgersi ai professionisti… i quali, dalla loro, possiedono l’esperienza e magari (cosa che non fa necessariamente la qualità finale delle foto, ma innegabilmente aiuta) l’attrezzatura adeguata alla specifica richiesta.
