CHI SIAMO

Mi chiamo Domenica Scalisi, sono di Sinagra, un paesino in provincia di Messina, ma vivo a Capo d’Orlando.

Dopo una Laurea in Mercato Internazionale dell’Arte all’ICART di Parigi con una tesi sulle FRAC (Fondo Regionale per l’Arte Contemporanea), la mia prima vera e importante esperienza nel settore artistico è stata come Assistente del Professore Claude Mollard, conosciuto tra l’altro per aver partecipato alla concezione e alla realizzazione del Centre Georges-Pompidou.

Nel 2010 ho avuto la fortuna di essere selezionata dal fotografo Pierre Maraval per lavorare insieme a lui al progetto “1000 Chercheurs parlent d’avenir”, organizzato dal Ministero della Salute francese in occasione della settimana della scienza.

Terminato questo progetto, ho lavorato in qualità di esperta in Arte Moderna e Contemporanea per numerose case d’asta, presso il gabinetto dell’esperto Dominique Stal, nonché a Drouot.

Giunta a questo punto del mio percorso professionale, la mia curiosità e la voglia di apprendere cose nuove, mi hanno spinta a trovare un impiego presso due famose gallerie parigine: prima la Galleria Eric Pouillot specializzata in archeologia Cinese, con cui ho avuto l’opportunità di partecipare al PAD di Parigi; in seguito la Galleria Mermoz specializzata in Arte Precolombiana.

Ma un ritorno alla curatèla e al contemporaneo mi sembrava necessario, così ho deciso di collaborare alla realizzazione di alcune retrospettive di registi presso la Cinèmathèque Française.

Soltanto dopo l’incontro con il gallerista Jean Bernard Gillot e mettendo piede per la prima volta nella sua Librairie Alain Brieux ho scoperto una grande passione fino ad allora a me sconosciuta: quella per i libri e gli oggetti antichi di scienza, tecnica e medicina. E proprio nel 2013, al 48 Rue Jacob di Parigi, ha avuto inizio l’avventura più entusiasmante della mia carriera.

Questa tappa termina quando, nel 2016, ho maturato la scelta di ritornare a vivere in Sicilia, rispondendo positivamente al richiamo della mia cara Isola, delle mie origini, da cui i chilometri di distanza non sono mai riusciti a strapparmi.

Ho sempre creduto nella forza degli incontri eccezionali, da cui nascono scambi di idee e impulsi creativi inaspettati. Ne è prova al mio rientro in Sicilia l’incontro con Valentina Siligato, insieme alla quale abbiamo fondato l’associazione culturale Planct-ON.

Oggi continuo a organizzare eventi e mostre e a promuovere l’arte e la cultura con tutto l’amore che ho.

Mi chiamo Calogero Ricciardello e sono originario di Lacco, una piccola contrada nel Comune di Brolo in provincia di Messina.

Mi sono laureato al DAMS di Bologna in cinema sperimentale e documentario con una tesi su Stan Brakhage e il rapporto tra cinema e pittura, e ho iniziato a lavorare come Vj Artist.

Da qui le prime collaborazioni con molti artisti della scena underground bolognese e la creazione di video installazioni per importanti Gallerie d’Arte, Spazi indipendenti ecc…
Uno dei ricordi più belli di questo periodo è il concorso vinto a Padova, che mi ha consentito di seguire un work shop intensivo con il famoso Paolo Rosa, co-fondatore di Studio Azzurro.

Trasferitomi in Veneto nel 2009, ho intrapreso una carriera come operatore e montatore video per una rete televisiva Veneziana. Questa esperienza, durata all’incirca cinque anni, mi ha permesso di maturare le competenze nel raccontare per immagini. Un aneddoto emozionante di questo periodo della mia vita sono le riprese per un documentario su Leonardo Da Vinci, intitolato The Mystery of the Vitruvian Man, grazie al quale ho avuto la fortuna di ammirare dal vivo il magnifico Uomo Vitruviano, nell’intimità di un caveau dell’Accademia di Belle Arti di Venezia.

Un po’ stanco della routine Veneziana, ho deciso di spingermi oltreoceano e trasferirmi in Australia dove sono rimasto per ben quattro anni. Qui ho conseguito una seconda laurea in Film and Television e ho iniziato a lavorare come regista e direttore della fotografia per vari documentari e come video-reporter per un’agenzia di news di Berlino. Tra queste attività, meritano nomina, la collaborazione con un Festival Latino-Americano e la realizzazione di un documentario sul famoso musicista argentino Jaime Torres in tour in Australia; un emozionante incontro tra musica aborigena e sudamericana.

Rientrato in Italia nel 2016 ho iniziato a lavorare per un’agenzia di comunicazione a Bologna per poi decidere di tornare a vivere definitivamente nella mia Terra, dove sono stato impegnato su un importante progetto con la scuola, finalizzato alla realizzazione di un documentario sulla ludopatia intitolato Lezioni di gioco.

L’amore per questa Terra, rafforzato dalla distanza che ci ha separati in tutti questi anni, mi ha spinto a dar vita a un progetto sull’identità Siciliana, dal titolo Sicilian Moments.

Questo progetto nasce per far conoscere e promuovere la Sicilia nel mondo. La Sicilia con i suoi paesaggi incontaminati, la sua cultura radicata e l’entusiasmo della sua gente, fulcro di questo appassionante viaggio, volto a fissare la memoria delle tante tradizioni che ci contraddistinguono e col tempo potrebbero rischiare di scomparire.

Da parecchio avevo in mente Sicilian Moments come un’idea fissa, un’esperienza da regalarmi al mio ritorno in Sicilia, un percorso introspettivo alla scoperta di me stesso e delle mie origini.