Chi sei? Dove vivi?
 
Sono Gap e faccio il fotografo. In realtà il mio nome è Antonino Gitto ma per questioni di omonimia ho deciso di diventare GAP ( Gitto Antonino photographer) in ambito lavorativo. Vivo a Pace del Mela, un piccolo paese in collina della provincia di Messina.
Cos’è il mezzo fotografico per te?
 
Il mezzo per fotografare appunto è solo un mezzo, il 70% delle foto si fa con il cuore ed essendo un mezzo espressivo si cerca sempre di far sprigionare le proprie emozioni.
Cosa cerchi nella fotografia?
 
Cosa cerco ?… bella domanda, una volta avrei risposto che cercavo di tramandare il ricordo delle cose che vedevo, ora forse cerco me stesso e la mia infanzia. Cerco la mia felicità, il mio mondo, che spesso è difficile da rendere con le parole e che la fotografia invece a volte fa rivivere.
Che influenza ha il territorio sul tuo lavoro?
 
Il territorio è molto influente nel mio lavoro, cerco sempre la sicilianità …le radici …il profumo… tutto. Ho scelto di ritornare alle mie radici, perché mi appartengono e io appartengo a loro.
Qual è il lavoro fotografico di cui vai più fiero?
 
Il mio lavoro più bello …beh forse quello che farò domani .
Come valuti la situazione in Sicilia riguardo al settore della fotografia?
 
In Sicilia la situazione fotografica è lenta, come tutto qui …ma è anche il suo fascino … quindi credo che con il tempo la cultura fotografica entrerà in ognuno di noi.
 
Dato il proliferarsi delle nuove tecnologie, pensi che in futuro le persona avranno sempre bisogno di professionisti della fotografia? E perché?
 
Bah non saprei … non ho né la voglia, né il potere di conoscere il futuro. 
Quello che sta succedendo negli ultimi anni con questi smartphone e sui social non è fotografia, è un altro modo di esprimersi; tra un po’ si chiamerà anche in un altro modo, quindi credo che la fotografia, quella vera, vivrà per sempre e sinceramente lo spero.
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